CALABRIA: Mare e terra due risorse da tutelare e valorizzare nell'ottica di uno sviluppo sostenibile

Tema Internazionale 2017-2020 "Empowering women to realize the SDGs" (Sezioni di Acri - Corigliano - Rossano)

Per garantire la sostenibilità delle risorse naturali - acque interne e marine, suolo, aria e foreste - è necessario affrontare le criticità relative allo stato di conservazione e alle politiche di gestione delle risorse stesse. In particolare lo sforzo è mirato a: mantenere la vitalità dei mari, prevenire gli impatti sull’ambiente marino e costiero, arrestare il consumo del suolo e la desertificazione, garantire la gestione sostenibile e contrastare l’abbandono e il degrado delle foreste. È inoltre necessario minimizzare l’inquinamento di acqua, suolo e aria, massimizzare l’efficienza idrica, ridurre lo stress idrico ed assicurare una gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli.

Dichiara il professor Antono De Septis: “L’abbattimento della burocrazia  e la creazione  dello  sportello unico del turismo, unitamente ad una nuova regolamentazione del budget della tassa di soggiorno potrebbero essere accolti con grande favore dagli imprenditori turistici. Qualche timido cenno alla comunicazione: la Sibaritide ha bisogno di un grande progetto di rivalutazione dell’immagine. Potrebbe essere utile la organizzazione di grandi aventi squisitamente  culturali, penso anche ad un grande spettacolo nel Parco Archelogico di Sibari con un mattatore che racconti vizi e virtu’ dei sibariti.

Si sente la carenza del portale della Sibaritide, per il quale si auspica una gestione mista pubblico-privato, e che possa inoltre, con l’aiuto di un progetto di marketing plan, promuovere il marchio d’area.

Grande  attenzione dovrà essere dedicata  alla formazione di alto livello. Rossano, se non ricordo, male è sempre stata sede di corsi universitari. Immagino una azione di formazione in partenariato con le grandi scuole estere di turismo (Glion, Losanna, Ithaca).

L’unico elemento permanente nel turismo è il cambiamento; ecco un altro motivo in più per  creare  una attività  di formazone permanente. I ristoratori potrebbero contribuire alle lezioni di storia e geografia a tavola, costituendo il circolo di qualità della cucina  che attraverso la ricerca  e lo studio colleghi un piatto della tradizione alla nostra storia.”

 


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